Floriterapia di Bach
E’ il Dottor Edward Bach il padre della floriterapia. Dotato di una sensibilità straordinaria, ha cercato con grande dedizione di trovare, nella natura, dei rimedi che fossero talmente sottili e puri da curare la malattia fin nelle sue origini, che lui ha individuato nella distanza della personalità, che potremmo identificare come Ego, dai dettami dell’Anima o Io Superiore, il cui concetto potrebbe essere sovrapponibile a quello del Sé.
Dopo estenuanti sperimentazioni e ricerche, individuò 38 essenze floreali, ottenute con un procedimento molto rigoroso dai fiori corrispondenti.
Lo scopo del Dottor Bach era quello di elaborare un percorso di cura alla portata di tutti, tanto semplice quanto efficace.
In realtà, il contesto sociale nel quale viveva – quello vittoriano di fine Ottocento – era molto più “semplice” di quello attuale ed oggi un floriterapeuta si trova di fronte una complessità e varietà di situazioni non presente all’epoca del Dott. Bach.
Dunque, le descrizioni molto sintetiche e concise che il Dott. Bach fa delle sue essenze sono diventate una sorta di aforismi, un po’ come gli Yoga Sutra o i Koan del buddismo zen: obbligano ad una riflessione e ad un approfondimento in senso evolutivo.
Ai giorni nostri, importanti floriterapeuti contemporanei hanno approfondito il pensiero del Dottor Bach: Ricardo Orozco, Julian Barnard, Mechthild Scheffer, Dietmar Kramer rendono sempre più attuale e adatta alla complessità del nostro tempo la floriterapia dei 38 rimedi.
Proponiamo un percorso floriterapico che ha alla base il colloquio e integra l’indicazione della formula floreale con le conoscenze naturopatiche e con le tecniche dello yoga.
La consulenza è individuale ed è guidata da Daniela Facciolo
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